NOTTE

E' una sera come tante, ma non riesco a prendere sonno.

Accendo la luce e mi accorgo che mio fratello ancora non è tornato dal lavoro.

Mi soffermo a contemplare la perfetta sfericità delle setose cupole del midrange delle casse che mi sono autocostruito.

Provo a chiudere gli occhi e dentro questi non c'è più luce del buio di questa notte senza stelle e ricca di nubi.

Senza neanche sapere perché mi imbambolo a guardare fuori dalla finestra una luce rossa in cima ad un campanile lontano nella campagna. Chissà se c'era una festa?

Torno a letto, anche se non ho sonno. Tanto stasera è una di quelle sere senza un perché, come a volte mi capita di vivere durante i miei giorni. Non ci sono parole nella mia testa, solo qualche pensiero, qualche volto, qualche Tua espressione.

Mi alzo ancora, con un movimento quasi meccanico, e torno a contemplare il buio dell'orizzonte dietro ai vetri della finestra. Poi la apro. Mi investe una folata quasi gelida che porta dentro la sua aria il profumo della mia terra. Quel profumo che potrei riconoscere tra miliardi di altri sottili profumi. Quel caratteristico odore che mi fermo ad assaporare ogni qualvolta sono stato lontano per qualche tempo da casa mia. Quel profumo quasi commovente, che non so descrivere, ma che sa di buono: di bosco e di terre di tufo e nicchie, di olivi e di viti, di terra ed erba  leggermente umida e che è dipinto di un eterno mattino presto... 

Chiudi la finestra e torno a chiudere gli occhi ed ad infilarmi sotto le coperte, con ancora nelle narici la leggerezza di quell'aroma stupendo. Sono in un attimo più tranquillo, quasi "ispirato"...

  ...chissà se hai mai pensato a com'è Gigliola, casa mia...

 

ASCOLTA LA MIA CANZONE: "SOGNI D'ORO, CHIARA"

 

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