ARGONAUTA SERALE
C'è come una pozza di luce che va specchiandosi sul ruvido della terra davanti alla porta aperta del pub. E per un attimo, trovo quasi interessante l'averlo scoperto. lentamente, passo dopo passo, mi spingo dentro quell'oasi luminosa come bagnandomi nelle acque di un fiume che non conosco. Finalmente spalanco il portone ed in un attimo sono dentro la sala più grande del locale.
E' un attimo... ma dopo il travaglio non v'è sollievo; e l'aria pesante di gente preparata al sabato sera, mi attanaglia la gola, mi si insinua nelle narici e mi si appiccica ai vestiti, improvvisamente di colla.
Cerco di orientarmi, e a guidarmi, come potrebbe guidare un peschereccio il suo faro dalla costa, vengonofocalizzate dal mio sguardo, le grosse spine di birra poste sopra al bancone. Come un argonauta navigo e galleggio incerto tra la gente che mi opprime pressante, finchè con un ultimo sforzo guizzante, guadagno un bagno asciuga, fatto da una lunga fila di sgabelli occupati.
Ci sono!
Prendo una birra, ...la bevo più in fretta di quello che richiederebbe il gustarla; ma essa è come una boccata d'aria, fondamentale per guadagnare, di nuovo, il mio mare e l'uscita.. poi l'entrata di un nuovo locale.