A Volte Capita
E' un momento grigio scuro quello che mi assale in questa notte bianca di neve.
E' la solitudine silenziosa dei fiocchi grandi che cadono, copiosi, seguendo una danza misteriosa, nell'aria gelida di questa fine di gennaio.
Seguo con gli occhi uno di questi cristallini ghiacciati fino a quando l'oscurita delle tenebre notturne non lo ingoia e non mi permette pił di distinguerlo dai numerossissimi altri che volteggiano tutto intorno.
Mi sento un po' stanco. Mi siedo e mi sento un po' vecchio. In un solo istante mi sembra di percepire tutto il peso della giovinezza che non c'č pił e che ha lasciato il posto alle vane speranze di un ragazzo vestito di un corpo di uomo.
Mentre le luci gialle dell'illuminazione pubblica riverberano su questo paesaggio spettrale coperto di bianco, mi vengono in mente tutte quelle persone che vorrei raggiungere, ... che mi piacerebbe amare, ma dalle quali, talvolta, moi pare quasi d'essere detestato.
Se ne va anche la luce ed il buio mi avvolge con la sua densa coltre vellutata di nero. Gli altri sensi si espandono.
Il freddo sembra farsi pił forte mentre la punta del mio naso sento gelarsi ed immagino arrossarsi; il vento che ulula fischiante tra gli spogli rami degli alberi sembra, ora, prendere nuova forza e tormenta la campagna col suo repisro affannato che non gli lascia scampo.
Improvvisamente v'č un attimo di calma, Ascolto il rumore leggerissimo che fa la neve cadendo su quella che č gią sulla strada.
E' un rumore sottile.. difficile da pemnetrare. Lo potrei quasi definire una specie di canto sommesso... Irrompi nei miei pensieri quasi a fiotti!! Hai le unghie smaltate di rosso brillante ed un vestito serpeggiante di scuri colori diagonali.
...Chissą se hai mai ascoltato la neve.. Chissą a te, che cosa ha raccontato..