FOTOGRAFIE
Mi ero messo a guardare delle vecchie foto fatte con dei miei amici al mare e durante una cena assieme di ormai tanto tempo fa. Quelli si che erano dei bei tempi!! Quello era un periodo piuttosto spensierato e anche se veniva subito dopo un altro periodo davvero turbolento, a pensarci bene non mi vengono in mente grossi problemi che avessi allora. Adesso invece mi pare di essere pieno di problemi e di assilli. Probabilmente esagero un po', ma la realtà che vedo è più o meno questa qua. Se riguardo quelle foto rivedo i compagni che sono cresciuti con me in questi anni e mi rendo conto di quante cose il tempo abbia cambiato col suo trascorrere. C'è il Cimi, che ormai vedo solo occasionalmente e che passando per il mestiere di benzinaio, pasticcere, barista adesso fa il rappresentante per la "Perfetti" ed è sempre in giro. Dario oramai sono anni che non si vede più in giro. Non ho capito bene perché è sparito così, ma piano piano da essere uno sempre al centro dell'attenzione, si è isolato sempre di più dal gruppo fino a diventarne uno sconosciuto. Poi c'è Ettore, che ha continuato l'attività di famiglia ed adesso ha, in pratica, un bar tutto suo. Stefano invece, dopo aver provato a fare vari lavori tra i quali rappresentante e bagnino è da un paio d'anni, o tre, che lavora come operaio elettronico in una piccola industria dove costruiscono macchinari di bellezza e per cliniche ospedaliere. Momo si ormai laureato in medicina ed è stato anche molto bravo, perché ha finito col massimo ed in tempo sulla tabella di marcia ed adesso fa il tirocinio a Siena, quindi tra lavoro e ragazza, si vede un po' poco.
Mi ricordo che non vedevo l'ora arrivasse il sabato sera per uscire assieme, non era importante la destinazione, l'importante era stare insieme, così finiva che spesso, dato anche che nessuno aveva ancora l'automobile, rimanevamo in piazza a "girellare" o seduti su una panchina a chiacchierare del più e del meno. La domenica pomeriggio andavamo al campino a giocare a pallone ed a fumare qualche cicchino, poi tutti sul cassino dell'ape del Cimi per tornare in piazza dove ci rinfrescavamo con una Pepsi allo Chalet. L'estate era bella perché il pomeriggio, quando non c'era da fare, si poteva andare in motorino a fare sempre più o meno il medesimo giro e poi finivamo puntualmente a casa della Chiara della Giulia e della Gessica. A volte si organizzavano delle belle merende a base di pane e Nutella, generalmente nei pressi del Virgigno, un piccolo torrente dove puntualmente qualcuno finiva con l'infilarci dentro ed uscirne sporco di mota e bagnato.
Sembra così strano, ma da quei giorni sono passati almeno sette o otto anni ed ancora più strano e ridicolo mi pare il fatto di ricordare così nostalgicamente quel periodo, quando dovrebbe essere ora il periodo migliore di una vita, ma di fatto resta il desiderio di poter ritornare anche per un giorno solo a rivivere quella vita.