PRIMA LUCE
Che bel profilo disegnano i tuoi capelli bagnati, dai quali, timidamente, si affaccia un piccolo orecchio.
...come vorrei fermarmi a contare quel pizzico di lentiggini che ti scendono sul naso... e come è bello vedere flettere il tuo lungo collo mentre guardi fuori dal finestrino l'alba di questo nuovo giorno.
Ed è nei tuoi occhi struccati, nel tuo mento acuto e negli zigomi forti dei tuoi lineamenti un po' duri, che vedo il primo sole di questo mattino.
Per quanto il mondo sia decaduto non è tutto tristezza e miseria: la natura stessa infonde speranza e consolazione; sui cardi nascono i fiori e sulle spine sboccian le rose.
Così, vestita di stracci, te ne vai senza voltarti, senza sapere, piccola-grande ragazza gitana, che sei stata la mia prima luce su questo grigiore, apparentemente infinito.