SENSAZIONI DI UN SOGNO
Mi capita sempre più spesso ultimamente di scrivere in questa sezione. In realtà oggi ho ben poco da dire o da aggiungere a quello che ho già scritto. Forse avrei solo voglia di parlare un po'; parlare di cose sottili, di quelle che fanno tremare la voce, seccare le labbra e ti fanno formicolare le membra, quasi a volerle struggerle. L'ultima volta che ho fatto una cosa del genere è stato in un sogno che non ricordo. Ricordo però la sensazione di tenerezza, di calore che mi è vibrata addosso quando ho aperto gli occhi per rendermi conto di quella che era invece la realtà:
Apro gli occhi e ricavo uno squarcio di luce mattutina filtrata dal verde delle persiane chiuse... prima che mi renda conto di essere sveglio accoccolato sotto le lenzuola del mio letto passa un attimo di stordimento. Più rientro a contatto con la realtà più si allontana dalla mia carne una strana sensazione: una vibrazione pulsante che modulandosi sparisce non appena acquisto il totale controllo della situazione, mentre nelle orecchie ancora mi rimbomba il ricordo di uno strano suono vuoto senza eco.
Riesco a percepire nella propria interezza la sensazione della soddisfatta realizzazione di un sogno... peccato sia solo un sogno, peccato davvero dover smorzare questa stupenda gioia con la vanificata illusione di una realtà parallela: quella della vita vera. ...Però, tu che mi hai fatto compagnia nel sogno resti nei miei pensieri intatta, forse più forte che mai.
Dopo alcune ore ti vedo e vedendoti ho come la sensazione di avere condiviso veramente con te il magico segreto di un sogno... so che è solo e davvero una mia illusione, ma è come se io avessi aperto un pezzetto di me solamente a te e te lo vorrei dire, te lo vorrei "ricordare": ti vorrei prendere la manica del golf e tirandotela con leggerezza farti voltare, chiamarti un attimo da parte, dirti tutto ciò che sento, ma mi rendo conto quasi subito che non saprei davvero neanche da dove cominciare. Ed allora continuo a perdermi nel tuo profilo imperfetto mentre sorseggi il primo caffè di una giornata "normale" che con la sua luce mi ha portato la dose di realtà quotidiana che conosco ormai bene. Continuo a guardarti senza che tu te ne accorga e mentre cerco di aggrapparmi con le unghie alla gioia di un sogno passato, dentro di me ancora una volta mi domando che cosa ci sarà davvero dietro i tuoi occhi, che come uno specchio verde riflettono il mio sguardo e che nella realtà di questi momenti vorrei poter valicare, ma non ci riesco...
E' passato qualche tempo da questo mio sogno che altro non ha lasciato se non una sensazione di tenerezza fantastica e, sottile, ma tenace nostalgia. Se ci penso bene, oltre alle sensazioni non ricordo nulla, se non un abbraccio scambiato e la percezione di quel tuo golf arancio che indossavi sotto le dita... così intensa da sembrare vera ...e che se lo vuoi proprio sapere era lo stesso maglione che indossavi quella mattina, quando avrei voluto tirarti la manica, ma che notai solo quando apristi la porta per uscire dalla stanza e fui costretto a distogliere lo sguardo dai tuoi occhi.
...qualcosa sembrò sussultare nel mio petto, ma forse in "realtà" non fu altro che la porta, che automaticamente si chiuse sbattendo....